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Approvato il 3 agosto 2023 dalla Camera dei Deputati il testo unificato – risultante dagli emendamenti approvati in sede di esame referente, trasmesso al Senato – relativo alla Proposta di legge ordinaria, recante «Disposizioni per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche» (Atto Camera n. 249-A).



Al fine dell'esercizio del diritto di accesso che abbia ad oggetto dati sensibili, è essenziale dimostrare … la concreta necessità (e, dunque, la stretta indispensabilità) dell'utilizzazione della documentazione richiesta in uno specifico giudizio. L'onere della prova del suddetto nesso di strumentalità incombe … su chi agisce. L'interesse difensivo all'accesso … va, dunque, verificato in concreto. È altresì necessario provare il collegamento tra la posizione giuridica soggettiva da tutelare e i documenti oggetto della richiesta di accesso.



Con Provvedimento, Registro dei provvedimenti n. 197 del 17 maggio 2023, il Garante della Protezione dei Dati Personali (GPDP) ha deciso su un caso di invio, da parte di una ASL settentrionale, di comunicazioni richiedenti l’invio di documentazione recante “Certificato di esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria per motivi di reddito rilasciato” dalla Regione interessata in attuazione al d.m. 11/12/2009. Tali comunicazioni venivano inviate a destinatari diversi dai pazienti interessati.



Per quanto riguarda la richiesta di accesso al numero telefonico, la domanda non può essere accolta in quanto, la “situazione giuridica altra” cui l’accesso è funzionale, è stata pienamente soddisfatta dalla resistente allorquando ha trasmesso il file audio della chiamata alla Centrale Operativa del 118. Discorso diverso deve essere fatto per l’accesso alla Scheda di Intervento, qualora intesa come la scheda che contenga tutti i dati desunti dalle comunicazioni intercorse fra utente e Centrale Operativa e fra Centrale Operativa e Mezzo di Soccorso comprensivi di orari e altri riferimenti, essendo funzionale alla ricostruzione dei fatti relativi al sinistro de quo.



Con Provvedimento, Registro dei provvedimenti n. 74 del 2 marzo 2023, il Garante della Protezione dei Dati Personali (GPDP) ha deciso su un caso di pubblicazione, nella pagina denominata “Parlano bene di noi” del sito Internet di una ASL, di centinaia di documenti contenenti gli elogi di numerosi pazienti, assistiti dalla ASL medesima nel corso di sei anni.



Con Provvedimento, Registro dei provvedimenti n. 86 del 23 marzo 2023, il Garante della Protezione dei Dati Personali (GPDP) ha deciso sulla violazione di dati personali, riguardante l’accesso non autorizzato ai documenti sanitari di alcuni assistiti determinato dalla vulnerabilità del servizio relativo al Fascicolo sanitario elettronico (FSE).



Con Provvedimento, Registro dei provvedimenti n. 85 del 23 marzo 2023, il Garante della Protezione dei Dati Personali (GPDP) ha deciso su un reclamo relativo alla trasmissione, da parte di una ASL, di una e-mail rivolta alla reclamante a un indirizzo e-mail non appartenente alla stessa.



Con il Decreto Legislativo n. 24 del 10 marzo 2023 di attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, sono state previste norme per la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e delle disposizioni normative nazionali.



Il Garante per la Protezione dei Dati Personali, con tre articolati provvedimenti correttivi e sanzionatori, numeri 415, 416 e 417 del 15 dicembre 2022, di recente pubblicazione, ha istruito e deciso tre differenti procedure a carico di tre Strutture Sanitarie Pubbliche del Friuli Venezia Giulia, relative all’uso di algoritmi ai fini della classificazione degli assistiti in relazione al rischio di avere o meno complicazioni in caso di infezione da Covid-19.



L’autore, pur consapevole delle opportunità e dei benefici che le grandi moli di dati sanitari offrono alla ricerca biomedica, evidenzia le possibili minacce ai diritti fondamentali e i relativi rimedi, prima di soffermarsi sui diversi strumenti che il Regolamento UE 2016/679 offre nella prospettiva del potenziamento della ricerca biomedica attraverso l’uso dei big data, considerati un bene comune dell’umanità, giungendo a propugnare un modello che si basa sul primato dell’interesse pubblico per valorizzare la promozione della ricerca scientifica a scapito delle posizioni dei singoli contrari al trattamento dei propri dati personali.



Il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha chiarito le condizioni di accesso al dossier sanitario, al tempo del Covid-19.



Il contributo esamina in chiave critica l’impatto della decisione della Corte Suprema USA nel caso Dobbs che, superando l’orientamento precedente, ha escluso che il diritto all’aborto sia un diritto riconosciuto dalla Costituzione americana.



Con Ordinanza ingiunzione nei confronti di Regione Lazio del 15 settembre 2022, il Garante per la protezione dei dati personali ha sanzionato la Regione Lazio per non avere aggiornato i dati della piattaforma utilizzata dalle Asl per la generazione degli inviti agli screening oncologici.



Gli autori delineano i fondamenti della legislazione in materia di mercato farmaceutico, con particolare riferimento al livello regolatorio europeo e alla necessità di apportare dei correttivi capaci di contrastare i fenomeni distorsivi che, vulnerando la libertà di concorrenza, impediscono il peno ed efficace dispiegarsi delle politiche di ricerca e sviluppo in un settore nevralgico per la crescita socio-economica del Paese e della stessa UE.



Il contributo analizza le ricadute applicative della disciplina recata dal Regolamento UE 2017/679 in materia di protezione dei dati personali, nel contesto regolatorio e operativo dell’assistenza sociosanitaria.



La disciplina del green pass va ricondotta alla competenza esclusiva statale in tema di profilassi internazionale (art. 117, secondo comma, lettera q, Cost.), [che individua] ogni misura atta a contrastare una pandemia sanitaria in corso, ovvero a prevenirla, poiché non vi può essere in definitiva alcuno spazio di adattamento della normativa statale alla realtà regionale, che non sia stato preventivamente stabilito dalla legislazione statale; unica competente sia a normare, la materia in via legislativa e regolamentare, sia ad esercitare la relativa funzione ammnistrativa, anche in forza, quanto alle autonomie speciali, del perdurante principio del parallelismo.



Il contributo affronta le problematiche sollevate dall’uso dei dati personali per finalità commerciali, soffermando in particolare l’attenzione sul valore, economico e sociale, dei Big Data e sull’istituto della profilazione dell’utente del web, ponendosi infine nella prospettiva delle ricadute sistematiche nel settore della produzione e commercializzazione dei farmaci.



Il contributo analizza, in una prospettiva originale di analisi, i rapporti fra la protezione dei dati personali attinenti alla salute, la disciplina del loro trasferimento e il sistema delle cure transfrontaliere, allo scopo di verificare se e in che misura l’auspicata attuazione di una E- Health europea possa essere in grado di coniugare efficacemente una tutela effettiva della salute delle persone sul territorio dell’Unione Europea con il rispetto della dignità degli utenti, dei loro diritti e libertà fondamentali, a partire dalla garanzia di protezione dei dati sensibili.



Il contributo esamina le problematiche giuridiche poste dalla diffusione degli strumenti digitali di erogazione dei servizi sanitari, soffermandosi in particolare sull’impatto prodotto sui diritti individuali dall’uso della telemedicina e delle app volte al tracciamento dei soggetti contagiati dal Covid-19.



Il medico di medicina generale che certifica il pericolo di un paziente, che svolge la professione sanitaria, a ricevere la somministrazione del vaccino anti covid-19 deve indicare la patologia di cui soffre l’interessato. Il tampone ha una finalità prevalentemente diagnostica, per accertare l’avvenuta infezione da Sars- CoV-2; mentre il vaccino persegue una funzione anche preventiva, per impedire l’infezione e comunque l’evoluzione patologica della stessa.



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